Studenti al lavoro per un parco davvero inclusivo

“Abbiamo fatto cose memorabili..

Il nostro parco non ha certi requisiti, ma con il nostro lavoro possiamo farglieli avere.”

E’ questa la sintesi più efficace per definire il progetto di riqualificazione del Parco del Noce Nero degli alunni delle classi prime A e B della scuola media Pertini di Reggio Emilia, coordinati dai docenti Cocconcelli, Di Pace, Ferrari.

I ragazzi si sono posti domande e ne hanno trovato risposte, hanno riflettuto sulle idee di inclusività  e di approccio multisensoriale, hanno pensato alla comunicazione del proprio lavoro, operando in gruppo, cogliendo sollecitazioni da testi di Rodari, osservando le caratteristiche di luoghi e foto, avendo sempre ben presenti i principi di sostenibilità ambientale ed economica delle proposte, la loro valenza estetica, l’accessibilità a tutti.

Hanno “messo su carta” le loro idee, perché divenissero oggetto d’ una mostra in cui “raccontare e spiegare come abbellire il parco”, partendo dagli accessi alle varie zone, rendendo più sicuri i percorsi, segnalandoli, creando un logo di identificazione del parco e di ciò che in esso si trova.

Hanno ideato, a dir loro, “un parco urban, così, moderno”, soprattutto capace di “attrarre nuove persone”, dove “gli adulti fanno attenzione ai bambini”, inclusivo “perché non fa differenza la provenienza, l’ età, il colore della pelle, le malattie, le proprie capacità e deve avere delle attrazioni che si adattino a tutti”.

Che dire? Bravi!