B. è un progetto che immagina che l’incontro tra creatività e fragilità possa essere generativo di nuove opportunità di inclusione sociale.
È un progetto che vuole affermare il diritto alla bellezza come base per ripensarsi come città e cittadini.
È un progetto partecipativo costruito da una città intera, che incrementa l’interazione e la contaminazione fra differenti contesti e competenze.
B. è la chiave attorno alla quale si costruisce una nuova idea di coesione sociale, di inclusione lavorativa, innovazione e sviluppo economico.
B. vuole cambiare lo sguardo su:
- IL MODO DI PROGETTARE I LUOGHI, accogliendo, ma anche superando, la normativa: piazze, strade, uffici, parchi devono essere pensati mettendo al centro le persone che li abiteranno; tutte le persone, per prime quelle fragili. I luoghi della cura, della fragilità e dell’educazione si apriranno alla bellezza, abbattendo il pregiudizio che il bello sia superfluo.
- I SERVIZI, aprendo i servizi alle persone alla creatività, allo scambio, alla generatività dell’incontro, al coraggio di non nascondere la fragilità e pensarla come una risorsa. La bellezza ha un potenziale riabilitativo, facilita i processi educativi e di guarigione.
- IL SOGNO, costruire un luogo dove fragilità, creatività ed impresa possano incontrarsi, interagire e produrre bellezza rivolta ai consumi. Un processo produttivo in grado di fare innamorare il cliente non solo del prodotto in sè, ma anche della storia, degli incontri e delle persone che lo hanno creato.