Corso di formazione per la qualifica regionale di Orientatore

Esperti per Esperienza,  è un progetto nato per valorizzare le competenze di utenti e familiari esperti rendendoli figure volontarie capaci di sostenere altre persone che per la prima volta si trovino di fronte ad una diagnosi di disabilità, perché non si sentano travolti  “da un treno in faccia”, ma riescano  a pensare ad un futuro, diverso, sì, e pieno di incognite, ma comunque riprogettabile.

Per valorizzare queste esperienze e accrescerne il valore, insieme al mondo delle istituzioni, delle aziende sanitarie, della cooperazione e delle associazioni è iniziato – con un convegno avvenuto in data 27 settembre 2018 – un nuovo percorso che ha lo scopo di formare la figura dell’Orientatore, la sua funzione nel supporto fra pari in salute mentale.

Chi è l’orientatore?

E’ un professionista in grado di sostenere l’individuo nell’acquisizione di conoscenze, capacità e strumenti necessari per gestire autonomamente e positivamente i momenti di stallo o di transizione, siano essi scolastici, professionali, ma anche sociali e personali.

L’orientatore non si sostituisce alla persona nella presa delle decisioni relative al proprio percorso, anzi ne sostiene il ruolo attivo nell’approfondire la conoscenza di sé stesso e delle proprie risorse, attitudini, capacità e obiettivi.

Il lavoro dell’orientatore quindi si rivolge a molteplici tipologie di utenza e in differenti contesti.

Il corso di formazione per la qualifica regionale di orientatore progettato e svolto da Irecoop Emilia Romagna di concerto con i servizi e la regione è iniziato a novembre 2018, con un monteore di 200 ore e ha condotto all’ottenimento della qualifica regionale di Orientatore per favorire il passaggio da volontari o tirocinanti a possibili inquadramenti lavorativi all’interno del mercato.

Il 13 febbraio 2020, presso la Sala del Tricolore, è avvenuta la premiazione degli esperti in supporto tra pari che hanno ottenuto la qualifica regionale di ORIENTATORI.

Queste le parole dell’Assessore alla Cultura, Marketing Territoriale e Pari Opportunità Annalisa Rabitti e, a seguire, alcune immagini della premiazione.

“Questa premiazione in Sala Tricolore vuole segnare in modo istituzionale l’esito positivo di un percorso lungo e per certi versi ad ostacoli, che si è giocato a più mani:  gli attori sono stati il Comune, Reggio Emilia Città senza Barriere, Consorzio Romero e AUSL,  e il gruppo stesso di Orientatori che verranno premiati. E’ un progetto che vede per ora coinvolte poche persone, può sembrare una cosa piccola: credo invece che sia una di quelle piccole grandi cose che cambiano la vita alle persone. Penso che sia questo che deve fare la politica: trovare soluzione ai bisogni e non farsi fermare dalla burocrazia. In questo caso è stato così. In questo caso tante persone hanno messo qualcosa in più, si sono prese cura di un progetto e hanno trovato la soluzione. Lo scopo: ottenere la  qualifica regionale di Orientatore ed essere riconosciuti come professionisti.

Siamo ora la prima regione in Italia che avrà questa qualifica, che dichiara il valore della cura del PEERS, dell’aiuto tra pari.

E’ stato un lavoro di squadra per arrivare ad un risultato bellissimo: questo progetto mette a valore la parte fragile delle persone, valorizzando l’esperienza della vita come valore, incarnando profondamente  l’idea stessa di Reggio Emilia Città senza Barriere.

Ringrazio il presidente della Regione Stefano Bonaccini che ha capito e sostenuto sin da subito tutto il processo. La dott.ssa Bergamini che ha messo le competenze e molto altro. Inoltre Fausto Nicolini, Gaddo Maria Grassi, Elena Incerti e Gloria Zanni per questo e molto altro. E ultimo ma non certo ultimo Beniamino Ferroni del Consorzio Romero, senza il quale nulla sarebbe successo.

E ringrazio gli orientatori, perché hanno lottato, raccontato, ci hanno creduto e sono una esperienza davvero meravigliosa.”