pensi di conoscermi

IO SONO FAUSTO

Il disagio psichico ha tante facce: “Io sono Fausto”.

Guardandomi intorno mi sembra che molte persone abbiano quasi paura di me. Ad esempio, tutti gli anni per Halloween prendo le caramelle da dare ai bambini, ma mai nessuno nel quartiere viene a bussare alla mia porta, anche se abito qui da 4 anni. Credo che le mamme dei bambini del quartiere dicano loro di non passare da me, perché sono uno da cui stare lontano.

Peccato… perché io la cioccolata l’ho comprata e la vorrei davvero offrire… Sento che a molte persone io “non vado bene”.

Sono identificato come un soggetto “poco affidabile”, da cui è meglio stare lontano, per la paura di chissà quali reazioni…reazioni che in passato hanno creato una distanza con la comunità, che mi hanno costretto ad allontanarmi da casa per abitare in strutture psichiatriche. Tutti i giorni lotto per conquistare la serenità di accettare tutto quello che non posso cambiare.

La persone mi vedono ma fanno finta di non vedermi: si fermano, cambiano lato della strada, si girano dall’altra parte. Perché chissà cosa potrei dire e cosa potrei fare con un passato un po’ movimentato e un aspetto un po’ burbero.

E di conseguenza io, per non stare male, per astenermi dalle discussioni, evito di avere rapporti.

Alzandomi alla mattina cerco di fare poco rumore, di essere il più silenzioso possibile nella mia quotidianità, perché ho paura di disturbare e che questo “disturbo” possa pesare ulteriormente sul pregiudizio che gli altri hanno di me, mentre io i rumori altrui li sento tutti e bene.

Cerco di rispettare perplessità e paure dei vicini per non creare disagi, per evitare i problemi.

Ma il problema c’è e si chiama isolamento.

Oggi condivido testimonianze agli studenti, parlando dello stigma, perché l’ho subìto, lo subisco e fa stare male. E’ importante reagire e parlarne per accorciare la distanza che si crea attorno alle persone che hanno vissuto e che vivono un disturbo psichico. E’ fondamentale essere trattati come persone alla pari e non come persone  malate: ho attraversato il disagio psichico, ma se mi chiedi aiuto io ci sono.

Mi rendo utile agli altri condividendo la mia esperienza e cercando di instaurare rapporti di fiducia: quella fiducia di cui anche io avevo bisogno quando ero in difficoltà.