La Polveriera: uno spazio alla portata di tutte e tutti

Il recupero della Polveriera – complesso di edifici militari di valore storico, a pochi passi dal centro storico di Reggio Emilia, in disuso dagli anni 50 –  inserisce in un contesto urbano residenziale nuove attività commerciali e nuove funzioni sociali senza barriere.

La bellezza intesa è qui come catalizzatore per l’inclusione sociale, per combattere marginalità e degrado. È il valore che ha guidato l’intero progetto di riqualificazione degli edifici che oggi ospitano diversi servizi: un centro diurno, un centro residenziale e un centro socio-occupazionale per persone con disabilità, uffici, agenzie per il lavoro che si occupano di inserimento nel mondo del lavoro di persone fragili, servizi rivolti a persone richiedenti asilo e migranti, laboratori e un bar-ristorante.

Come nella progettazione architettonica è stato centrale l’ascolto e il rispetto dello spazio pieno di significati e di storia, preservando intatti i volumi degli edifici,  altrettanto importante è stato il tema dell’ascolto e del rispetto delle persone che avrebbero abitato questi spazi.

La sfida progettuale più difficile è stata quella dei servizi igienici, un luogo in cui solitamente la funzione tecnica prevale su quella estetica. L’obiettivo è stato quello di realizzare bagni dove non venisse recepita la differenza tra disabilità e “normalità” e dove la bellezza non fosse sopraffatta dalla funzionalità:  i sanitari e gli arredi scelti sono belli e “normali” ma installati tenendo accuratamente conto delle distanze e delle altezze prescritte dalla legge perché’ siano fruibili ‘da tutti’.

Il progetto, firmato dallo studio di architettura Marcel Mauer, ha ottenuto la certificazione del CRIBA, Centro Regionale per il Benessere Ambientale.