Nasce il primo Registro dei Progetti Esistenziali di Vita

A Reggio Emilia è stato istituito il primo registro dei progetti esistenziali di vita, per raccogliere desideri, aspirazioni e volontà della persone con disabilità.

Per i cittadini con disabilità che risiedono nel territorio del Comune di Reggio Emilia e che ne hanno i requisiti è ora possibile presentare domanda per redigere e depositare presso lo Stato Civile del Comune di Reggio Emilia, il proprio “Progetto esistenziale di Vita”, che sarà conservato nel Registro appositamente istituito dal Comune.

Poche settimane fa infatti, con la nomina della Commissione prevista dal Regolamento del Registro approvato lo scorso Dicembre in Consiglio comunale, si è compiuto l’ultimo atto preliminare necessario all’avvio effettivo del percorso.

Sono Letizia Davoli, avvocato, che ne è anche Presidente, Giuseppina Fagandini, psicologa e Daniela Casi, ex-insegnante e già vice presidente del Consiglio di Amministrazione di ASP Reggio Emilia Città delle persone, le componenti della Commissione che avrà il compito di esaminare i progetti presentati assicurando la correttezza del procedimento che ne avrà consentito la redazione, affinchè il documento possa effettivamente contribuire a far emergere il migliore interesse della persona fragile, grazie anche al coinvolgimento di una pluralità di conoscenti e di esperti; assicurare il concreto rispetto delle volontà contenute nel documento anche nei casi in cui la famiglia non sia o non sarà più, per le ragioni più varie, in grado di assistere quotidianamente la persona.

Si tratta quindi, per il Progetto di vita, di un documento dinamico, che accompagna la vita delle persone nei diversi momenti di crescita e che proprio per questo può essere aggiornato e modificato, con l’obiettivo di rappresentare al meglio le sue aspettative e i suoi bisogni in tutte le fasi della sua esistenza.

Affinché si possa redigere un Progetto di vita, è necessario che l’interessato sia residente a Reggio Emilia, abbia compiuto i diciotto anni e risulti affetto da una disabilità ai sensi della Legge 104/1992, accertata con le modalità indicate nell’art. 4 della stessa legge.

A sollecitare l’iscrizione potrà essere lo stesso soggetto interessato dal progetto di vita oppure un’altra persona, ad esempio un familiare esercente la responsabilità genitoriale, o altra persona legittimata a rappresentare l’interessato, quale il tutore, il curatore e l’amministratore di sostegno nell’ambito dei poteri indicati nelle rispettive nomine.

Una volta presentato, il Progetto di vita sarà esaminato da una Commissione composta da tre membri, con specifiche competenze legali, psico-sociali, medico-sanitarie e, quindi depositato e custodito presso gli Uffici dell’Anagrafe, e dovrà essere tenuto in considerazione anche quando i genitori e le persone più vicine non ci saranno più e non potranno più assistere il proprio caro.

Le istanze per la richiesta di redigere un progetto di vita vanno formulate all’Ufficio di Stato Civile del Comune di Reggio Emilia (statocivile@comune.re.it) .

Per informazioni ci si può rivolgere alla Fondazione Durante e dopo di noi (info@durantedopodinoi.re.it).

 

Qui alcune immagini della conferenza stampa di presentazione del progetto.